Negli ultimi anni alcuni appassionati preparatori si sono impegnati nella elaborazione della Ossa E’73 per le gare di regolatità per moto d’epoca, ho seguito l’evoluzione dei loro interventi e, dissentendo per molti versi dalle loro idee, ho deciso di mettermi in gioco in questo specifico campo.
Innanzitutto ho analizzato la moto e, considerando che il motore a mio avviso non ha bisogno di radicali modifiche se non una messa a punto che gli consenta di avere oltre all’ottima erogazione ai bassi e medi regimi che già dimostra, anche un maggiore allungo, ho deciso di intervenire a fondo sulla ciclistica.
Il telaio di questa moto è particolarmente pesante e soprattutto è impostato in modo tale che il motore risulta esageratamente avanzato, a evidente discapito della guidabilità: questa moto è sempre stata considerata un vero mulo, ma ha sempre avuto problemi di maneggevolezza.
Questa caratteristica risulta evidente se si analizza attentamente la disposizione dei pesi sulle due ruote: il motore così avanzato appesantisce la guida rendendo particolarmente impegnativo ogni cambio di direzione.
Queste considerazioni mi hanno convinto ad intervenire soprattutto sul telaio per modificarne le caratteristiche e alleggerire la guida di questa moto, perciò ho messo giù un progetto dove la parte centrale del telaio è stata arretrata di 25mm ed il perno del forcellone è stato avanzato di altri 30mm e abbassato di 10 : totale 55mm di arretramento del motore che è stato pure inclinato in avanti di 20mm. in questo modo si è ottenuto un abbassamento del baricentro ed il motore è ora più prossimo alle pedane quindi molto più gestibile negli spostamenti di peso. Logicamente il telaio è stato allungato sul davanti per mantenere l’interasse e una inclinazione del cannotto di sterzo di 30°.
In effetti sembra molto complicato, ma in effetti è esattamente quello che avrebbero potuto e dovuto fare all’epoca i tecnici della Ossa per rendere la moto più competitiva …lo fecero solo successivamente con il modello Super Pioneer, la cui impostazione telaistica è molto simile a quella di JAKE, ma forse erano ancora in ritardo, perchè la concorrenza nel frattempo non era rimasta con le mani in mano.
Dopo aver impostato il telaio ho deciso per il momento di montare il cilindro di una Desert Phantom, leggermente più spinto e con alettatura maggiorata, con un carburatore Bing da 38mm e quindi dovuto necessariamente adeguare anche gli altri elementi della moto: cassa filtro, espansione,gruppo sella/paragango posteriore.
Ne è uscita una moto esteticamente molto ben bilanciata (anticipo una foto scattata in fase di costruzione), ora devo terminare molti particolari dopodichè Vi farò avere altre notizie.
Purtroppo sono molto impegnato e non posso anticiparVi la data del debutto, presumo sarà in occasione di una gara di regolarità Gruppo5 dove non mancherò di sottoporla all’esame di chi ha saputo tante volte vincere con le Ossa da Enduro come Armanni, per verificare dai loro commenti la concretezza delle mie scelte,
a presto